La direzione PD unanime sulla proposta del Segretario di primarie aperte. Montanari: “Il candidato Sindaco del PD sarà eletto con Primarie aperte di Partito: al Circolo dico di affrontare questa fase con serietà, apertura alla Città e coraggio”
Si è conclusa con una votazione unanime la direzione PD che ieri, lunedì 30, ha visto alla presenza del Segretario Regionale Paolo Calvano e del Segretario della Federazione PD riminese Juri Magrini la proposta, portata in discussione in apertura dallo stesso Segretario cattolichino Montanari, di scegliere il candidato Sindaco con primarie aperte di Partito.
“Ho proposto questa scelta perché credo fortemente nelle Primarie. Le ho sempre sostenute, e io stesso sono stato eletto con quel metodo. – esordisce Montanari – Sono nel nostro DNA, e sono utili per proseguire il percorso di apertura che da anni portiamo avanti a Cattolica. Sono utili, ovviamente, se sono lo strumento per selezionare proposte politiche e persone, in un dibattito aperto alla città, mentre non possono ridursi a una sterile e deleteria conta interna”.
Il Segretario spiega la sua mozione: “Ho proposto alcune linee guida, precisando che se a livello nazionale si individuerà un quadro di regole diverse su date e percorsi organizzativi potremo adeguarci strada facendo. Intanto saranno Primarie del PD, aperte alla partecipazione di tutti i cittadini come sempre. Come data, ritenendo troppo avanti il 20 marzo che si prefigura al nazionale, ho proposto il 28 febbraio. A breve predisporremo il Regolamento e la modulistica, qualora il percorso del nazionale sia incompatibile coi tempi di quello messo in campo dal circolo”.
Montanari conclude nuovamente sul senso delle Primarie: “Sono contento che il Circolo abbia avvallato all’unanimità la mia proposta. In questi anni ho calcato molto il segno sull’apertura e il dialogo con la società, aprendoci con umiltà ma in modo attivo ai contributi e alle idee di tutti. Quello delle primarie, di cui mi farò garante perché siano organizzate e svolte in modo serio e sereno, sarà un altro passo verso questo “partito aperto” che senza egemonia ma con una rinnovata capacità propulsiva sa inserirsi nel quadro di una società che cambia e che vede una ricchezza di energie, intelligenze e capacità cui il PD stesso deve guardare con interesse”.