Bilancio di un successo oltre ogni più rosea aspettativa per la Festa Democratica tenutasi sabato 7 e domenica 8 in Piazza Primo Maggio a Cattolica.
“Speravamo che la nostra scelta coraggiosa e l’organizzazione molto particolare di questa festa potesse essere premiata dal favore della gente, – spiega Alessandro Montanari, Segretario PD Cattolica – ma questa reazione positiva ci ha davvero lasciati senza parole: migliaia di visitatori nelle due serate, gente di ogni età in pista e ai tavoli, un ritorno a quella centralità anche sociale che una politica dalla faccia pulita può e deve avere”.
Doveroso il ringraziamento ai volontari impegnati in tutte le fasi, dalla preparazione al montaggio, dalla cucina allo smontaggio: “So che ognuno di loro sente ora un po’ di stanchezza, ma soprattutto molta gioia e tanto orgoglio. – continua Montanari – A Cattolica il PD è fatto di donne e uomini disponibili a sacrificarsi per l’idea che il partito possa cambiare la politica e il Paese; a loro va il merito di questo successo. Sono senza dubbia la parte più bella del nostro partito, l’esatto opposto dei 101 che hanno affossato Prodi, e spero che anche a Roma si rendano conto che è da questa ricchezza nei territori che occorre ripartire”.
Dopo questo risultato, Montanari apre poi la porta alle future attività del Partito: “A livello locale – anticipa il Segretario cittadino – intendiamo compiere una serena e produttiva azione nell’ambito della verifica di metà mandato, per prospettare il lavoro della seconda metà di legislatura. Partiremo inoltre con nuovi gruppi di lavoro e riprenderemo quelli già attivati. Porterò poi in Direzione una sorta di “codice etico” molto rigoroso e stringente, rispondendo coi fatti alle chiacchiere a volte capziose della recente moda antipolitica”.
Per quanto riguarda l’attività sui temi nazionali, invece, Montanari conclude: “Pur non avendo il Congresso di Circolo, dovremo confrontarci con consultazioni a livello provinciale, regionale e nazionale. Non intendiamo in questo senso essere passivi, ma discutere seriamente e far sentire la nostra voce. Partiremo per fare ciò da un confronto su un documento politico sulle prospettive del Partito che come Segretario ho già anticipato alla direzione”.