Le Primarie: istruzioni per il voto

Le Primarie si terranno dalle 8 alle 20 di domenica 28 Febbraio 2016.

I seggi sono i seguenti:

  1. “Centro”: Ex Scuola Media Filippini (sotto i Vigili Urbani): sezioni elettorali 1-6;
  2. “Macanno-Ventena”: Palazzetto dello Sport (via S. d’Acquisto): sezioni elettorali 7-13;
  3. “Torconca”: Bar Euro (Piazza Po): sezioni elettorali 14-15.

Per votare non occorre essere iscritti al PD né aderire allo stesso, la partecipazione è aperta a tutti i cittadini che siano:

  • iscritti alle liste elettorali: basta recarsi al proprio seggio con un documento d’identità. Si sottoscriverà l’elenco dei votanti: tale elenco è riservato e tutelato da privacy, non comporta l’iscrizione al Partito o altra forma di pubblicità del voto, che sarà libero e segreto, e non sarà utilizzato per altri fini che il computo dei votanti;
  • residenti tra i 16 e i 18 anni e stranieri (comunitari o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno): dopo la veloce pre-registrazione da effettuare a questo link entro il giorno 25/02/2016.

Sono esclusi dal voto i rappresentanti di partiti, movimenti o gruppi politici rappresentati in Parlamento.

All’atto del voto occorre versare il contributo di 1 € a copertura delle spese organizzative.

Conferenza stampa del 13/01/2016

Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Primarie aperte del PD di Cattolica che si svolgeranno il 28 febbraio.
Presenti Paolo Calvano, Segretario regionale, Juri Magrini della Federazione Riminese, il nostro Segretario Alessandro Montanari e i candidati del Partito Democratico alle primarie Sergio Gambini e Corrado Piva.
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Il percorso delle Primarie: comunicato stampa del Segretario Montanari

Primarie PD, Montanari presenta il percorso: candidati ufficiali il 21 dicembre, programmi entro il 9 gennaio e al voto il 28 febbraio: “Saranno una festa democratica lunga due mesi”
Il Segretario PD Alessandro Montanari presenta il percorso delle Primarie PD. “Le Primarie sono il contrario dei candidati imposti dall’alto, dei caminetti e delle trame stantie proprie della vecchia politica. Ben gestite e senza eccessi agonistici o vittimizzazioni, possono essere una grande festa democratica. Una festa che, nel nostro caso, abbiamo voluto durasse oltre due mesi per creare consapevolezza e presenza reale tra la gente. Il Circolo ha sposato questo metodo, e come è noto ho personalmente posto questa soluzione come l’unica possibile”.